43148 - Monumento ai Caduti del battaglione “M” nel IX settembre 1944 – Morelli di Sarnano (MC)

Una grossa lapide di marmo scuro, posta in posizione obliqua sul terreno, con in mezzo un foro rettangolare dove passa in verticale un fascio di marmo bianco. Ricorda i Caduti del battaglione “M” nel IX settembre 1944.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Morelli
Indirizzo:
Strada Picena
CAP:
62028
Latitudine:
43.03225220136502
Longitudine:
13.309281224528604

Informazioni

Luogo di collocazione:
All'interno del cimitero sulla parte rialzata, prima di arrivare alla cappella situata nella parte vecchia.
Data di collocazione:
1994
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Pietre di marmo di due colori (bianco e marrone); le scritte in rilievo fatte con materiale metallico.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Sarnano
Notizie e contestualizzazione storica:
I battaglioni "M" furono le unità d'élite della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale italiana durante la seconda guerra mondiale.
I battaglioni "M" (ove la "M" stava per Mussolini) vennero creati nel corso della seconda guerra mondiale, nell'ottobre 1941 come trasformazione e potenziamento dei battaglioni d'assalto e da montagna della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) che si erano particolarmente distinti in combattimento.
Il 29 marzo 1944, una settimana dopo l’eccidio di Montalto e lo scontro a fuoco di Monastero, fu la volta di Sarnano. L’obbiettivo era quello di annientare la banda di Piobbico di Sarnano che dopo gli ultimi rastrellamenti era rimasta uno dei pochi baluardi per le formazioni del maceratese e, al tempo stesso, recuperare il controllo delle statali 78 Ascoli-Macerata e 77 Foligno-Macerata, ormai in mano ai partigiani.

Nell’operazione di rastrellamento parteciparono non solo forze provenienti dal comando di Macerata ma anche da quello di Ascoli. Era l’alba quando gli Alpenjager tedeschi e gli uomini del Battaglione "M“ IX Settembre si diressero alla volta di Sarnano. Come ricorda Angiolino Ghiandoni, allora bambino, per prima cosa cominciarono a bombardare a colpi di mortaio le case e gli edifici: “Fummo svegliati da un improvviso susseguirsi di esplosioni e di raffiche che a me sembrò infernale. (…) durò soltanto un quarto d’ora esatto ma sembrò eterno” (Ghiandoni, 1997, p.36). Poi, una volta occupato il paese, radunarono in piazza gli uomini rastrellati nelle case, minacciando che sarebbero morti tutti impiccati se non avessero detto dove si trovavano gli antifascisti e i ribelli.
Nel frattempo altri soldati si diressero anche nelle frazioni vicine dove si ipotizzava potessero essere nascosti i partigiani. Fu allora che si imbatterono e uccisero, in frazione Morelli, l’invalido di guerra Amedeo Antognozzi che, terrorizzato da quanto stava accadendo, tentava di scappare; e nella frazione Piano ferirono gravemente il giovane Vito Birrozzi. Anche il giovane Mario Catini, originario di Sant’Elpidio a Mare, venne ucciso in piazza Perfetti, dentro al centro storico del paese. A Piobbico invece furono uccisi due slavi che tentavano la fuga e il comandante del gruppo, Decio Filipponi.

Contenuti

Iscrizioni:
CADUTI DELLA RSI
BATTAGLIONE "M" IX SETTEMBRE
1944
S. Ten DI MARZIO BRUNO 13 - 5
Leg. CIOCCA VALENTINO 13 - 5
Leg. CAPANNA P. ARMANDO 30 - 5
M.llo PANZOLATO GIUSEPPE 31 - 5
Serg. M. MORO LORENZO 31 - 5
Serg. MOROSO SPARTACO 31 - 5
Leg. CERRITELLI WILLIAM 31 - 5
Leg. CORTELLINI DOMENICO 31 - 5
Leg. DI JULIO GIOVANNI 31 - 5
Leg. FAZZINI GIUSEPPE 31 - 5
Leg. TELL GIUSEPPE 31 - 5
Capor. PANARA GIUSEPPE 4 - 6
Leg. BLAIR GUIDO 26 - 6

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Il blocco che "perfora" la struttura principale sembra una fiamma che si erge verso il cielo.

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