184439 - Monumento degli Alpini ai Piloti Caduti – Bergamo

Questo monumento custodisce la memoria di due piloti caduti in guerra; è costituito da una grande pietra, sulla sommità della quale poggiano delle eliche. Nella parte frontale è presente una lastra con i nomi e i dati dei due caduti, sormontata dalla statua di un’ aquila. La base è circondata da proiettili recuperati dopo le guerre.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Colli di Bergamo
Indirizzo:
Via Colle dei Roccoli, 13
CAP:
24129
Latitudine:
45.7160283
Longitudine:
9.6355489

Informazioni

Luogo di collocazione:
Trattoria all'Alpino
Data di collocazione:
1961
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Le eliche presenti in cima al monumento, recuperate dallo stesso Lazzaroni, sono di metallo. La lastra invece dove ci sono incisi i nomi dei caduti è di marmo. L'aquila è di bronzo. Tutti questi elementi poggiano su un grande masso di pietra, reperita nel territorio circostante.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Associazione Nazionale Alpini, Bergamo, Gruppo di Città Alta
Notizie e contestualizzazione storica:
CAPI GRUPPO
1961-1991 Lazzaroni Mario Alessandro
1992-1994 Gazzaniga Egidio
1994-1996 Corneo Fulvio
1996- Merelli Antonio

Il gruppo fu fondato nel 1961 da Mario Lazzaroni e la storia del gruppo resta legata per trent’anni a quella del suo fondatore: Mario Lazzaroni. Egli fu fatto prigioniero nel 1943 a Merano e con altri soldati fu trasferito nel campo di concentramento di Buckenwald, successivamente fu portato nella zona di Berlino, poi in Alsazia, in Cecoslovacchia, dove venne a trovarsi in mezzo al fuoco dell’esercito russo e di quello tedesco. Cadde in mano ai sovietici e fu portato in Russia in una colonna di prigionieri. Dopo nove giorni di camminata, grazie all’aiuto degli americani, la camminata venne fermata e i prigionieri rimpatriati. Mario Lazzaroni fu l’unico del suo gruppo di Buckenwald che sopravvisse. Tornato a casa, a Bergamo, distrutto nel corpo e nell’animo, decise di rendere onore a tutti i suoi compagni caduti, permettendo loro di essere ricordati nel tempo. In via San Sebastiano, in un terreno di sua proprietà, ideò la costruzione di un monumento in ricordo di tutti gli amici bergamaschi persi in battaglia o morti in prigionia. Iniziato nel 1961, fu terminato nel 1974 e fu dedicato a due piloti bergamaschi che avevano perso la vita durante la prima guerra mondiale: Locatelli Carlo e Locatelli Antonio. Sullo spazio attorno alla base Lazzaroni ha posto tutto ciò che ha trovato durante i suoi viaggi: i proiettili di cannone da Bassano del Grappa, due cannoni anticarro e un cannone da 105, smontato per il tragitto e poi ricomposto, da Gorizia.
Ogni anno dal 1973, le penne nere bergamasche celebrano il 4 novembre con una cerimonia ai piedi del monumento.

Locatelli Carlo
di Samuele e di Gelfi Anna, nato il 25 dicembre 1893 a Bergamo, ivi residente
Sottotenente
Prima Guerra Mondiale 1915-1918.

Locatelli Antonio
di Samuele e di Gelfi Anna, nato il 17 aprile 1895 a Bergamo, ivi residente
Maggiore
Prima Guerra Mondiale 1915-1918 - Impresa di Fiume 1920-1921 - Campagna d'Africa Orientale 1935-1938.
Asso dell’aviazione italiana, volò su Vienna con la squadriglia “Serenissima” di Gabriele D’Annunzio, compì ricognizioni e sostenne combattimenti aerei: a fine ottobre 1917, circondato da dodici aerei nemici, riuscì a salvarsi pur con 72 fori di pallottole nell'apparecchio - abbattuto mentre passava sopra Fiume il 18 ottobre 1918, diede fuoco all'aereo - scoperto e fatto prigioniero, si travestì da soldato austriaco rientrando in Italia avventurosamente - in seguito, con D'Annunzio, prese parte all'impresa di Fiume - durante la guerra etiopica compì voli di ricognizione; fu ucciso in missione di pace a Lekemti nel tentativo di parlamentare con un capo abissino armato dagli inglesi; era il 9 giugno 1936 ed il suo corpo non venne più ritrovato - decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare, tre Medaglia d'Argento al Valor Militare ed una Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Contenuti

Iscrizioni:
Sulle eliche:
AI VALOROSI PILOTI DELL'ARIA

Sulle lastre:
CARLO LOCATELLI
MEDAGLIA D’ARGENTO
ALLA MEMORIA
25 MAGGIO 1918

ANTONIO LOCATELLI
TRE VOLTE
MEDAGLIA D’ORO
9 GIUGNO 1936
Simboli:
Nel monumento sono presenti numerosi elementi simbolici.
Le eliche sulla sommità della pietra e i missili che la circondano permettono di ricordare i due caduti per il loro valore e lo spirito che li ha contraddistinti fino alla fine.
La presenza degli alpini, artefici del monumento, è supportata dai loro due simboli: l'aquila e il loro caratteristico cappello. La statua bronzea dell'aquila, simbolo di forza e coraggio, si trova all'interno di una ghirlanda, anch'essa di bronzo, simbolo della vittoria. Sotto questa vi è dipinto il cappello dell'alpino, caratterizzato da una cupola tonda, la tesa anteriore abbassata e quella posteriore rialzata. Solitamente è realizzato in feltro di pelo di coniglio di colore grigioverde e presenta una penna sul lato sinistro infilata in una nappina di lana il cui colore indicava il battaglione di appartenenza.

Altro

Osservazioni personali:
Censimento a cura dell'allieva Eleonora Tassetti, 3^B, anno scolastico 2020-21.
Bibliografia:
-"Sezione di Bergamo, 80 anni di storia, 1921-2001" dell'Associazione Nazionale Alpini, a cura della Biblioteca Comunale di Ponteranica
-www.combattentibergamaschi.it
-www.albodorolombardia.it
-www.trasmissionianavicenza.it

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