4078 - Cippo del decennale della Liberazione – Fabriano (AN)

Cippo in ricordo di tutti i caduti nella lotta per la liberazione di Fabriano, posto all’uscita est della città, in prossimità dello svincolo per la frazione di Nebbiano, che si accompagna idealmente ad altri due cippi commemoratvi posti a qualche centinaio di metri sulla stessa strada dall’A.N.P.I. Il cippo è quadrangolare, sormontato da pilastrino esagonale spezzato; sulla facciata principale è la lastra marmorea recante i nomi dei Caduti.

NOTA STAFF PIETRE: il cippo è stato censito anche dalla Scuola Media Luigi Bartolini nell’ambito del concorso “Esploratori della Memoria” a.s. 2014-2015.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Aristide Merloni
CAP:
60044
Latitudine:
43.3555625
Longitudine:
12.9068125

Informazioni

Luogo di collocazione:
lato destro di Via Aristide Merloni in direzione Fabriano, circondato da un grande cipresso
Data di collocazione:
1954
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cippo in pietra, lastra e vaso in marmo
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Fabriano
Notizie e contestualizzazione storica:
Di seguito un articolo del 21 giugno 2014 tratto dal settimanale locale L'AZIONE in cui Marco Baldini, nipote di una delle vittime dell'eccidio, fornisce la sua testimonianza sui drammatici fatti: “... Erano le 9 di mattino del 22 giugno 1944 e, noi uomini della famiglia Baldini, stavamo irrorando le viti, quando un colpo di pistola sparato contro il cane che stranamente abbaiava, ci costrinse a rifugiarci dentro la nostra abitazione. Purtroppo avevamo già capito di cosa si trattasse. Poco dopo arrivarono i tedeschi ed entrarono in cucina, dove, allontanando con brutali maniere le donne, spinsero noi uomini in una piccola loggia adiacente alla casa. Io che avevo dato già per persa la mia vita, mi gettai contro un soldato tedesco, cercando di strappargli dalle mani il fucile con il quale poco dopo avrebbe dato il via al massacro. Egli fu più veloce e mi assestò un colpo sulla nuca con il calcio del fucile che mi fece svenire. Quella fu la mia fortuna, infatti mi credettero morto. Subito dopo iniziarono a sparare violente raf che di mitra e tutti i corpi dei miei fratelli mi caddero sopra. Quando riaprii gli occhi, vidi mio fratello Fiore che ansimando e con un lo di foce disse: ”Vigliacchi, niteci di ammazzare, non fateci soffrire!”. A quel punto le raf che di mitra continuarono fino a che credettero di aver ucciso tutti. Finita la carneficina, i tedeschi si recarono nella stalla e uccisero tutto il bestiame per poi allontanarsi. Io che miracolosamente ero ancora in vita, cercai di vedere se come me, ci fosse qualche altro superstite e mi accorsi che mio fratello Mario, seppur con molte ferite, era riuscito a scampare all’eccidio. Fu così che io e Mario, sopravvivemmo a quel massacro...”. Queste parole riecheggiano ancora dentro di me ogni qual volta ripenso a mio nonno e il suo ricordo si fa ancora più vivo perchè di colpo mi riappare il suo sguardo carico di dolore, dolore che solo un uomo che ha visto trucidare tutta la sua famiglia può esprimere. Non credo che queste righe abbiano bisogno di particolari commenti, anche perchè penso che ogni persona normale abbia di che trarre le proprie conclusioni… Per non dimenticare tutte le vittime innocenti di quel giorno (non solo della mia famiglia), domenica 22 giugno alle ore 19, in località Vallunga di Nebbiano, presso la Loggia Baldini, verrà celebrata una Messa in suffragio di tutti i martiri della barbarie nazista. Verranno ricordati Achille Baldini, Guerrino e Luigi Fiore, Nello Cerilli Nello, Alaimo Angelelli, Aldo Ballelli, Luigi ed Angelo Bellerba, Giuseppe ed Antonio Cipriani, Pietro ed Enrico Arcangeli e tutte le vittime del giugno 1944. Si ringrazia n d’ora tutti quelli che si uniranno a questo momento di preghiera.
Marco Baldini

Contenuti

Iscrizioni:
DECENNALE DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE
SACRI AL CUORE DEL POPOLO
E ALLA REPUBBLICA ITALIANA
CADDERO VITTIME DELL'ODIO NAZISTA
ENRICO E PIETRO ARCANGELI E ALDO BALLELLI
ANGELO E LUIGI BELLERBA
ANTONIO E GIUSEPPE CIPRIANI
ACHILLE FIORE GUERRINO E LUIGI BALDINI
ALAIMO ANGELELLI E NELLO CERILLI
1944 --- 1954
Simboli:
Non presenti, ad eccezione di una piccola fascia tricolore dipinta

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento è in un sufficiente stato di conservazione in quanto risulta visibilmente danneggiato in più parti. La grandezza della pianta che gli è posta dietro inoltre, fa sì che esso risulti quasi invisibile ai passanti.
La lettura della lastra marmorea non è agevolata nemmeno dal fatto che il monumento stesso è collocato in posizione obliqua rispetto all'asse stradale, per cui essa non è visibile interamente se non avvicinandosi molto.

NOTA STAFF PIETRE: il cippo è stato censito anche dalla Scuola Media Luigi Bartolini nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2014-2015.

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