6464 - Monumento ai martiri per la libertà – Cerreto Maggio

Monumento composto da una scultura in bronzo raffigurante una donna nell’atto di sostenere con la mano sinistra il corpo di un giovane caduto per la libertà, mentre la destra è al cuore. La figura femminile ha ali sulla sommità della testa, l’uomo i polsi legati. La scultura è fissata ad un basamento di marmo, sulla cui parte frontale vi è la lastra di pietra con l’iscrizione. Il monumento, che poggia su una semplice piattaforma quadrata formata da lastre di pietra, è all’interno di un’area recintata raggiungibile tramite alcuni rustici gradini in pietra.

NOTA STAFF PIETRE: Monumento censito dalle scuole I.C. “E. Balducci”- Sc. Sec. “G. Barellai”, Pratolino e I.I.S. Giotto Ulivi nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Cerreto Maggio
Indirizzo:
Via di Cerreto Maggio
CAP:
50036
Latitudine:
43.887338711577634
Longitudine:
11.266254186630249

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla cima di un piccolo poggio soprastante la strada, alla sinistra della chiesetta di Sant'Andrea a Cerreto Maggio.
Data di collocazione:
01/04/1994
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Statua in Bronzo. Lastra commemorativa in Pietra. Basamento in Marmo. Piattaforma in lastre di Pietra.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Vaglia
Notizie e contestualizzazione storica:
L'alba del 10 aprile 1944 partì da Firenze un vasto rastrellamento, allo scopo di colpire i partigiani attestati su Monte Morello e di compiere rappresaglie nei confronti di chi spalleggiava la Resistenza. Il rastrellamento fu condotto contemporaneamente in diverse località della montagna.
A Cerreto Maggio e a Morlione, piccole località del Comune di Vaglia, quella mattina vennero fucilati sei uomini: Gabriello Mannini venne ucciso davanti ai suoi familiari; gli uomini della famiglia Sarti, Aurelio e Fortunato, e della famiglia Biancalani, Giovanni e Savino, subirono la stessa sorte. Le case delle tre famiglie che avevano accolto e sostenuto gli ex-prigionieri e i partigiani per tutto l’inverno ’43 – ’44 vennero poi date alle fiamme.
Sempre a seguito di questi fatti fu ucciso a Cerreto Maggio anche Cesare Paoli, mentre Silvio Rossi venne freddato in un bosco nei pressi di Ceppeto.
(Notizie tratte dalla pubblicazione: “I sentieri della Libertà” a cura di Andrea Marchi, Enio Bini, Gabriele Baldi, Consiglio Regione Toscana, 2005
e dal sito: http://resistenzatoscana.it/storie/il_rastrellamento_del_lunedi_di_pasqua/
Cfr. anche le Pietre della Memoria: "Eccidio del Lunedì di Pasqua: monumento ai martiri di Cercina"; "Lastra commemorativa Silvio Rossi").

Contenuti

Iscrizioni:
CADUTI PER LA LIBERTÀ

SARTI FORTUNATO - BIANCALANI SAVINO
SARTI AURELIO - MANNINI GABRIELLO
ROSSI SILVIO - BIANCALANI GIOVANNI
PAOLI CESARE
10 . 4 . 1944
NEL CINQUANTENARIO 1.4.1994
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La figura femminile alata, eretta, priva di armi, secondo noi è simbolo dello spirito di libertà, la cui forza non può mai essere piegata.
Il giovane caduto rappresenta il sacrificio di chi ha avuto il coraggio di vivere e di morire da essere umano e libero.

NOTA STAFF PIETRE: Monumento censito dalle scuole I.C. "E. Balducci"- Sc. Sec. "G. Barellai", Pratolino e I.I.S. Giotto Ulivi nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria

Gallery