253253 - Monumento in memoria dell’eccidio di Vallarega – Luvigliano di Torreglia (PD)

Monumento ai Martiri Partigiani di Vallarega nella seconda guerra mondiale. Il monumento è situato su una piazzola, all’inizio del viale alberato, che corre lungo il muro di cinta di Villa dei Vescovi e comprende una stele che riporta una lista di cinque dei sette Martiri che furono appesi ai platani dopo essere stati trucidati per rappresaglia dai nazi-fascisti nella vicina località di Vallarega. Al centro del muretto di fondo una lastra con preghiera alla Vergine Madre.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Luvigliano
Indirizzo:
via Tito Livio, 2
CAP:
35038
Latitudine:
45.342648953873
Longitudine:
11.713929684582

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area a lato strada
Data di collocazione:
1961
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Pavimentazione in beole di porfido grigio scuro, divisa sulla destra da breve corsia di ciotoli bianchi e chiusa da cordonata in trachite. La stele è un blocco sgrossato di trachite. Il muretto di fondo è composto da grandi piastrelle levigate in trachite. Il pilastro è di cemento intonacato e decorato con stucchi che riprendono la decorazione originaria.
Di fronte ad essa posato a terra semplice braciere in pietra su tripode in ferro. Delinea l’area monumentale priva di catenelle perimetrali, una cordonata in trachite che conclude una pavimentazione a mosaico. Chiudono l’area di rispetto due piloncini in metallo privi di catena.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Torreglia e A.N.P.I.
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento ricorda 5 dei 7 martiri dell’eccidio di Vallarega, avvenuto il 16 Novembre 1944 per rappresaglia nazi-fascista con ordine del Capitano e Comandante di Sicurezza Padova-Sud Lembke.
E’ sito all’inizio della via alberata in ricordo delle salme dei Martiri appesi ai platani di via Tito Livio con cappio al collo a monito per la cittadinanza dopo essere stati fucilati.
Nonostante fosse fatto divieto di dare sepoltura ai miseri resti, dopo un giorno di macabra esposizione, la notte, i figli di Ernesto Celadin recuperarono il corpo del padre e lo trasportarono a casa a piedi fino alla vicina Galzignano. Gli altri cadaveri vennero frettolosamente sepolti in una fossa entro il recinto di Villa dei Vescovi nelle notti successive.
Oggi le salme di Celadin, Giacomin, Agostini e Sorgato hanno trovato riposo nei loro paesi di origine, mentre il partigiano slavo e le due salme senza nome sono stati tumulati nel cimitero di Luvigliano.
La stele fu eretta in questo luogo nel 1961 dal Comune di Torreglia. In origine si presentava inserita al centro della luce di due pilastri di un cancello d’accesso al parco di una villa di Viale dei Vescovi, ora via Tito Livio. Nel 2015 fu completamente restaurata e attualmente rimane solamente uno dei due pilastri, mentre il cippo è stato spostato in luogo del secondo pilastro originario. Il monumento attuale vede cambiato il disegno dell’area di rispetto del monumento, originariamente delimitata da un arco di cerchio, che concludeva un’aiuola prospiciente il monumento, ora sostituita da una pavimentazione a terrazzo in beole di porfido grigio scuro, conclusa sulla sinistra da breve corsia pavimentata da ciotoli bianchi.

Contenuti

Iscrizioni:
Stele:
GLORIA
AI TRUCIDATI
PER LA LIBERAZIONE
CELADIN . ERNESTO
GIACOMIN . ERNESTO
AGOSTINI . DANILO
SORGATO . ANDREA
SKIRKO . ALESSANDRO
16.11.1944

Lapide in marmo:
O VERGINE
DEI DOLORI FA CHE IL SANGUE DEI MARTIRI
QUI BARBARAMENTE SACRIFICATI
DIVENTI FARO DI LUCE
CHE ILLUMINI LA VIA DEL BENE
PER L’UMANITA’ DOLORANTE
12 OTTOBRE 2015

Targa in basso a sinistra del muretto:
CON IL
CONTRIBUTO
DI A.N.P.I.
DI PADOVA
Simboli:
La grande croce incisa sulla pietra occupa tre quarti di una faccia della stele ed ha il braccio destro più lungo, in tutto simile alle croci mariane.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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