56904 - Pietra d’inciampo a Giorgio Labò – Genova

Pietra di inciampo collocata sul marciapiede destro (arrivando dal teatro Carlo Felice) di via Roma, a Genova, all’altezza del civico numero 1 a Genova. Ricorda Giorgio Labò.

Staff Pietre: questa pietra d’inciampo è stata censita anche dalla Scuola media Colombo di Genova nel Concorso Esploratori della Memoria – Anno Scolastico 2023/2024

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Roma, 1
CAP:
16121
Latitudine:
44.40860833495966
Longitudine:
8.935138301223333

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede destro, partendo dal Teatro Carlo Felice.
Data di collocazione:
2013
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Blocco in pietra, di misura solitamente 10x10 centimetri, ricoperto da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Nacque nel 1919 a Modena, da Mario Labò e Enrica Morpurgo (ebrea); successivamente la famiglia si trasferì a Genova per il lavoro del padre architetto.
Nel 1920 la famiglia Labò viene a vivere a Genova in Piazza Colombo 13. Giorgio frequenta le elementari alla scuola Giano Grillo. Si iscriva al liceo classico dell'Istituto Colombo dove una lapide, oggi, ne ricorda la frequentazione.
Studente di Architettura al Politecnico di Milano, Labò interrompe gli studi per adempiere al servizio militare.
Nutrito dagli ideali di giustizia e libertà, nel’43 entra a far parte dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica), con il nome di battaglia “Lamberto”.
Dopo l’8 settembre 1943, entrò come partigiano nel Lazio compiendo sabotaggi grazie all’esperienza con gli esplosivi negli artificieri militari.
Nella capitale, in una casa in via Giulia 23/A, Giorgio prepara esplosivi per attentati contro i tedeschi occupanti Roma.
Il 1° febbraio 1944, a seguito di una soffiata di un compagno, viene sorpreso e arrestato dalle SS tedesche e trasferito nel carcere di via Tasso. Barbaramente torturato Giorgio non parla, né svela alcun nome dei suoi compagni.
Il 7 marzo 1944 viene fucilato a Forte Bravetta.
Alla memoria gli è stata conferita la medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il politecnico di Milano lo ha proclamato honoris causa dottore in Architettura.
A lui è intitolata la piazza che introduce al Carlo Felice, il teatro dell'opera della città di Genova.
Il 7 marzo 2013 a Genova, all’altezza del civico 1 di via Roma, viene posta una pietra d’inciampo realizzata dal maestro tedesco Gunter Demning, dedicata a Giorgio Labò. La pietra è stata collocata all'altezza del civico n° 1 dove la famiglia ha vissuto per un certo periodo.

Contenuti

Iscrizioni:
GIORGIO LABÒ
NATO 1919
CADUTO PER LA LIBERTÀ
FUCILATO A ROMA
DAI NAZISTI
7 MARZO 1944
MEDAGLIA D'ORO AL
VALOR MILITARE

Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La pietra di inciampo è un tipo di "monumento" celebrativo che non conoscevo che ho scoperto essere ideato da Gunter Demning (tedesco) per ricordare tutte le vittime del nazismo indipendentemente dalle etnie e dalle religioni.
E' stata inoltre l'occasione per conoscere la storia di Giorgio Labò, uno dei tanti giovani morti durante la seconda guerra mondiale.

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