258039 - Pietra d’inciampo a Carlo Mazzi – Settimo Torinese (TO)

La pietra d’inciampo in memoria di Carlo Mazzi fu deposta il 27 gennaio 2022, alle ore 10,30, in via Giovanni Schiapparelli 2, davanti allo stabilimento Olon S.p.A. (ex Farmitalia), dove lavorava e aveva svolto le sue attività antifasciste. L’ha collocata la sezione «Guerrino Nicoli» dell’Anpi di Settimo, in collaborazione con la Città di Settimo Torinese, e la Direzione dello Sito Produttivo del Gruppo Olon.

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Giovanni Schiapparelli 2
CAP:
10036
Latitudine:
45.140599002645
Longitudine:
7.7694320911665

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte ingresso della ditta Olon S.p.A.
Data di collocazione:
27 Gennaio 2022
Materiali (Generico):
Ottone
Materiali (Dettaglio):
Le Pietre di inciampo sono dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Di origine triestina, Carlo Mazzi era un chimico della Farmaceutici Italia, oggi Olon S.p.A.. Nato nel 1899 aveva moglie e due figlie. Era il responsabile del gruppo antifascista che gravitava attorno allo stabilimento. Catturato da militi della Repubblica sociale italiana nella trattoria «Corona d’Italia», in via Italia, fu arrestato insieme a Domenico Rossato e deportato a Mauthausen dopo gli scioperi del marzo 1944. Morì il 1° dicembre dello stesso anno in uno dei sottocampi di Gusen.

Nella medesima circostanza i fascisti arrestarono anche Antonio Bonato, Arturo Stefani e Antonio Fiorenza detto Balin. Durante il viaggio verso Mauthausen (il convoglio si formò a Bergamo con vagoni provenienti da Torino, Milano, Genova, Savona e altre località), i tre riuscirono fortunosamente a fuggire.

Le pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L'iniziativa, attuata in diversi paesi europei, consiste nell'incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI LAVORAVA
CARLO MAZZI
NATO 1899
DEPORTATO 1944
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 1.12.1944
GUSEN
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Gallery