263877 - Pietra d’inciampo a ricordo di Giuseppe Berna – Milano

La pietra d’inciampo in ricordo di Giuseppe Berna si trova in via Hermada 4 a Milano.
Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.
Sono cubetti di porfido con la faccia a vista ricoperta in ottone, su cui sono incisi il nome del caduto e le date e i luoghi di nascita e di morte.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Niguarda
Indirizzo:
via privata Hermada, 4
CAP:
20126
Latitudine:
45.5149471
Longitudine:
9.1907604

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione.
Data di collocazione:
19 Gennaio 2018
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubo di porfido (10x10 centimetri) con placca in ottone sulla faccia a vista.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Giuseppe Berna
    figlio di Luigi e Teresa Virginia Melzi, nacque il 3 settembre 1903 a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano.
    Dal matrimonio con Maria Meroni nacquero i figli Lino (4 ottobre 1935) e Rosa (6 maggio 1943).
    Abitarono in via Hermada 4, nel quartiere popolare Niguarda a Milano.
    Giuseppe lavorò in qualità di operaio, con la mansione di tracciatore presso la Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche – Sezione I, a Sesto San Giovanni, dove lavorò e cospirò anche Sandro Bencich (vedi pietra di inciampo), residente non lontano dalla casa di Giuseppe. Entrato nelle formazioni G.A.P. 108a Brigata Garibaldi dopo l’8 settembre 1943, partecipò allo sciopero generale del primo marzo 1944 che bloccò per otto giorni le più grandi fabbriche del Nord Italia.
    Ne conseguì la repressione nazi-fascista durante la quale i fascisti, nonostante la coraggiosa opposizione degli altri inquilini, nella notte dell'11 marzo 1944 arrestarono Giuseppe e lo condussero nel carcere milanese di San Vittore. Vi rimase due giorni, poi fu trasferito nella Caserma Umberto Primo di Bergamo da cui partì per la deportazione a Mauthausen il 17 marzo 1944. Giunse nel lager il 20 marzo 1944 e fu immatricolato col numero 58709.
    Per la sua particolare specializzazione fu impiegato a Gusen, a Wien-Schwechat e a Wien-Floridsdorf. Fu rimandato a Mauthausen in tempo per vederne la liberazione, ma morì di stenti il 10 maggio 1945.
    Fu seppellito anonimamente nel cimitero di Mauthausen, ma nel 1965 la sua salma fu esumata e grazie all'identificazione N. 1131: fu sepolto nello stesso cimitero ma in una tomba con scritto il suo nome.
    In gioventù, Giuseppe fu un bravo tenore e cantò nel coro della Scala di Milano con Aureliano Pertile. I compagni di prigionia lo soprannominarono “il cantore triste”.

    Oltre che con questa pietra d'inciampo, Giuseppe Berna è ricordato:
  • ai Caduti nei Lager in Germania – Cimitero Monumentale - Milano
  • ai Caduti per la Libertà, Campo della Gloria (campo 64, cippo E1, lastra E3) – Cimitero Maggiore – Milano
  • lapide 'Ai Martiri della Liberazione di Niguarda', via Paulucci Di Calboli Fulcieri 1, Milano
  • fra i nomi nel 'Monumento al deportato' Parco Nord, via Giancarlo Clerici, Milano

    FONTI:
  • Pietredinciampo.eu

    APPROFONDIMENTI:
  • wikipedia: Breda siderurgica
  • wikipedia: Niguarda
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    GIUSEPPE BERNA
    NATO 1903
    ARRESTATO 11.3.1944
    DEPORTATO
    MAUTHAUSEN
    DECEDUTO 10.5.1945

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Vi sono numerose altre opere commemorative nelle strette vicinanze.

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