245686 - Pietra d’inciampo in memoria di Giulio Ravenna – Milano

Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.
Sono cubetti in porfido ricoperti di ottone di circa cm. 10×10 su cui sono incisi nome, cognome, luogo e data di nascita e di morte della persona ricordata e tipicamente vengono inserite nel marciapiede davanti a quella che fu la loro abitazione.
Stanno rapidamente diffondendosi in tutta Europa.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Magenta
Indirizzo:
via Giuseppe Rovani 7
CAP:
20123
Latitudine:
45.468723
Longitudine:
9.1696393

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione
Data di collocazione:
2021
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
cubetto di porfido ricoperto in ottone
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Pietredinciampo.eu
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Giulio Ravenna
    figlio di Isacco e di Emma Levi nacque a Ferrara il 18 gennaio 1873.
    Sposò Maria Ferrari ed ebbero i figli Giano (deceduto nel 1920) e Diego.
    Trasferitisi a Milano, Giulio svolse la professione di curatore fallimentare.
    Nei primi anni '30, Giulio e suo fratello Rino Lazzaro, frequentarono in Santa Maria delle Grazie, il predicatore domenicano Fra Giuseppe (Leopoldo Riboldi 1885–1966). Nonostante si fossero convertiti al cattolicesimo, furono censiti come ebrei e di conseguenza subirono le leggi razziali del 1938.
    Dopo l’8 settembre, i fratelli Ravenna col loro cugino Alberto Segre e la figlia Liliana, per di seguire il figlio Diego tentarono di fuggire in Svizzera, ma al confine furono respinti dalle guardie.
    Rassegnato, Giulio rientrò a Selvetta di Viggiù, in provincia di Varese, dove il giorno 8 dicembre 1943 fu arrestato a ed incarcerato nel capoluogo. In seguito fu trasferito nel campo di Fossoli, in provincia di Modena, dove fu ucciso il 18 febbraio 1944.
    Suo fratello Rino Lazzaro fu invece internato nel carcere di San Vittore di Milano, dove morì suicida il 29 gennaio 1944.
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    FONTI:
  • Digital Library
  • Pietredinciampo.eu
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    QUI ABITAVA
    GIULIO RAVENNA
    NATO 1873
    ARRESTATO 8.12.1943
    DEPORTATO
    FOSSOLI
    ASSASSINATO 18.2.1944

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Informazione non reperita

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