
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via G. Bertora, 6 Genova
- CAP:
- 16122
- Latitudine:
- 44.4124703
- Longitudine:
- 8.9416546
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- In piazzetta, davanti al Cippo dedicato a R. Pacifici.
- Data di collocazione:
- 25 gennaio 2022
- Materiali (Generico):
- Ottone
- Materiali (Dettaglio):
- La "Pietra" è in ottone.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La famiglia Polacco era formata da Albino, Linda e i due bambini, Roberto e Carlo. Erano una famiglia genovese normale, come tante altre. Vivevano davanti alla Sinagoga di via G. Bertora, della quale Albino era custode. Il 3 novembre 1943 venne messo di fronte a una scelta ignobile e disumana: doveva radunare il maggior numero di Ebrei possibile all’interno della Sinagoga, così che i Nazisti potessero catturarli; in caso di rifiuto, le guardie dell’SS avrebbero ucciso Carlo e Roberto. Disperato e terrorizzato all’idea di perdere i suoi figli, Albino accettò e proprio nel suo ruolo di custode, suo malgrado, fu costretto sotto la minaccia dei nazisti di uccidere i suoi figli, a telefonare a tutti gli ebrei per radunarli alla sinagoga. La retata non bastò per salvare la famiglia Polacco, infatti vennero arrestati, deportati e in seguito uccisi, insieme ai venti Ebrei catturati precedentemente, durante l’imboscata all’interno della Sinagoga.
https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/giornata-della-memoria-posate-quattro-pietre-di-inciampo-alla-sinagoga-di
A Genova furono centinaia gli ebrei deportati nei campi di concentramento. Ma fu un episodio, in particolare, a sconvolgere la vita della comunità. Un paio di settimane dopo il grande rastrellamento nel quartiere ebraico di Roma del 16 ottobre 1943, che provocò la cattura di quasi duemila civili, anche a Genova partì la caccia all’ebreo. Il 2 novembre le SS irruppero nella sinagoga, costringendo il custode Bino Polacco, sotto la minaccia di uccidere i suoi figli di due e quattro anni, a convocare per il giorno successivo tutti i membri della comunità per una non meglio precisata riunione. Come se non bastasse portarono via il registro degli aderenti. Le cinquanta persone presentatesi all’indomani finirono sui treni diretti ad Auschwitz. La stessa sorte capitò a coloro che furono rintracciati grazie al registro sottratto con la forza. Tra questi, il rabbino capo di Genova, Riccardo Reuven Pacifici: non ha ancora compiuto quarant’anni, ma ricopre la carica già dal 1936. http://www.villamigonegenova.it/2020/11/02/lassalto-alla-sinagoga/
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI ABITAVA
ALBINO POLACCO
NATO 1910
ARRESTATO
3.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
QUI ABITAVA
LINDA POLACCO
NATA 1916
ARRESTATA
3.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
QUI ABITAVA
ROBERTO POLACCO
NATO 1937
ARRESTATO
3.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
QUI ABITAVA
CARLO POLACCO
NATO 1938
ARRESTATO
3.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Si trovano davanti al Cippo dedicato a R. Pacifici, sul lato destro della Sinagoga.