265099 - Pietre di inciampo in memoria delle famiglie Reinach – Benedetti – Milano

Le quattro pietre di inciampo (disposte in due righe da due) a ricordo di Ernesto Reinach, di sua figlia Maria Enrichetta col marito Ugo De Benedetti e Piero, uno dei loro figli, sono inserite nel marciapiede di fronte alla casa dove la famiglia abitò.

Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per diffondere e tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti; sono cubetti di porfido con la faccia a vista ricoperta in ottone su cui sono incisi il nome del caduto e date e luoghi di nascita e di morte.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Porta Magenta
Indirizzo:
via Aristide De Togni, 10
CAP:
20123
Latitudine:
45.4647737
Longitudine:
9.1732632

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la loro abitazione
Data di collocazione:
23 Gennaio 2018
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubi di porfido (10x10 centimetri) con placca in ottone nella parte a vista.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Milano
Notizie e contestualizzazione storica:
  • Ernesto Reinach
    figlio di Marco e Dolcina Valobra, nacque il 30 gennaio 1855 a Torino, da genitori francesi di origini ebraiche, provenienti dalla Renania, nella Prussia Orientale. Nel 1890 Ernesto sposò Irma Pavia ed ebbero sei figli ed un gran numero di nipoti.

  • Maria Antonietta Reinach (detta Etta)
    nacque il 6 giugno 1904 a Milano e fu l'ultima dei sei figli avuti dalla coppia.

  • Ugo De Benedetti
    nacque il 17 agosto 1893 a Torino, dove divenne un avvocato molto conosciuto. Dal suo matrimonio con Etta nel 1928, ebbe i due figli Giancarlo (nato a Torino) e Piero (che nacque a Milano). Trasferitosi a Milano diventò il legale di importanti gruppi industriali e bancari.

  • Piero De Benedetti
    figlio di Etta e Ugo de Benedetti, nacque il 5 ottobre 1929 a Milano.
    Frequentò con profitto la scuola svizzera appassionandosi all’astronomia.

    Ernesto fondò nel quartiere milanese di Niguarda, la società commerciale 'Ernesto Reinach' da cui nacque 'Oleoblitz', un marchio importante non solo in Italia. Lo straordinario successo permise ad Ernesto di far progettare ad un architetto vicentino la una magnifica villa in stile Veneziano fatta costruire a Lanzo d'Intelvi (in provincia di Como), luogo ameno dove i figli ed i 15 nipoti che ancora non s'erano rifugiati all'estero, trascorsero le ore più liete.
    Nel 1940 rimase vedovo.
    Tutto cambiò dopo l'8 settembre del 1943 e successivamente con l'emanazione delle leggi razziali. Ernesto, fece l'errore di credere che alla sua età i tedeschi si sarebbero occupati di lui e sottovalutò le crescenti difficoltà per l'eventuale fuga in Svizzera, forse anche per la sua breve distanza da Lanzo.

    Nel novembre 1943, in un'altra villa di famiglia, a Torriggia (in provincia di Como), questi quattro membri della famiglia furono arrestati e condotti a San Vittore, dove i destinati alla deportazione venivano raccolti, prima che fosse aperto il campo di Fossoli il 5 dicembre 1943.

    Il 6 dicembre 1943 furono caricati sul treno per il 'trasporto 12' che partì dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, diretto ad Auschwitz.
    Ernesto morì ben prima, quando il treno fu nei pressi di Bolzano, nel corso di quel viaggio durissimo, soprattutto per lui ottantottenne.
    Etta De Benedetti Reinach, Ugo De Benedetti e Piero De Benedetti giunsero ad Auschwitz l’11 dicembre 1943 e finirono immediatamente nelle camere a gas, per la sola 'colpa' di aver avuto origini ebraiche!
    Ernesto aveva 88 anni, Ugo ne aveva 49, Maria Antonietta ne aveva 39 e Piero soltanto 14 !
    Parte dei suoi ingenti beni furono depredati da 'sciacalli', annidatisi anche fra le autorità, che approfittarono di quelle circostanze, in quella che Philippe Daverio definì 'la tranquilla crudeltà della burocrazia fascista'.

    Oltre che con una pietra di inciampo di fronte a quella che fu l'abitazione della famiglia Reinach/De Benedetti, Ernesto Reinach è ricordato anche in:
  • Campo della Gloria (campo 64) nel Cimitero Maggiore di Milano (cippo F2 Lastra 4).
    Ad Ernesto è dedicata una via di Milano:
  • via Privata Ernesto Reinach, 20159 - Milano

    FONTI:
  • Pietredinciampo: famiglia Reinach-De Benedetti
  • Istituto di Storia Contemporanea: La triste storia dei Reinach (di Amato Perretta)
  • Wikipedia: Ernesto Reinach
  • Digital Library: Ernesto Reinach

    Etta Reinach / De Benedetti:
  • Gardapost: Etta. da S. Felice ad Auschwitz
  • La Repubblica: targa in ricordo di Etta, Ugo e Piero a Villa Olivetta, S. Felice del Benaco

    Ugo De Benedetti:
  • Digital Library: Ugo De Benedetti

    Piero De Benedetti:
  • Digital Library: Pietro Benedetti
  • A.N.P.I.: Pietro Benedetti
  • Wikipedia: Pietro Benedetti
  • Corriere necrologi: Pietro Benedetti

    APPROFONDIMENTI:
  • Wikipedia: Oleoblitz
  • RAI, Passepartout: il Salotto assassinato
  • Gariwo: Giuseppe Grandi, il custode di villa Reinach a Lanzo d'Intelvi
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    QUI ABITAVA (padre)
    ERNESTO REINACH
    NATO 1855
    ARRESTATO NOV. 1943
    DEPORTATO
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATO 7.12.1943
    DURANTE IL TRASPORTO
    _____________

    QUI ABITAVA
    ETTA DE BENEDETTI (figlia)
    REINACH
    NATA 1904
    ARRESTATA NOV. 1943
    DEPORTATA
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATA
    _____________

    QUI ABITAVA
    UGO DE BENEDETTI (genero)
    NATO 1893
    ARRESTATO NOV. 1943
    DEPORTATO
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATO
    _____________

    QUI ABITAVA
    PIERO DE BENEDETTI (nipote)
    NATO 1929
    ARRESTATO NOV. 1943
    DEPORTATO
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATO

    Simboli:
    Informazione non reperita

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    Informazione non reperita

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