232390 - Pietre d’inciampo dedicate ad Anna Jona e Angiolina Vivante – Venezia

Le due pietre d’inciampo sono collocate di fronte alla porta di casa di Anna Jona e Angiolina Vivante, madre e figlia

La pietra è collocata davanti alla porta di casa della persona alla quale è dedicata. E’ costituita da un cubetto di porfido rivestito di ottone con incisa l’iscrizione dedicatoria.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Cannaregio 4441
CAP:
30121
Latitudine:
45.4439966
Longitudine:
12.3285677

Informazioni

Luogo di collocazione:
Di fronte alla porta di ingresso.
Data di collocazione:
27 Gennaio 2022
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
La pietra d'inciampo è un cubetto di porfido ricoperto di ottone.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Anna Jona, figlia di Abramo Emilio Jona e Stella Vivante nata in Italia a Venezia l' 1 agosto 1855. Coniugata con Elio Vivante. Arrestata a Venezia (Venezia). Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah.
luogo di arresto: Venezia
data di arresto: 05/12/1943
luogo di detenzione: VENEZIA carcere
luogo di raccolta: FOSSOLI campo
destino: Morto/a in campo di sterminio
numero di convoglio: convoglio n. 08, FOSSOLI campo 22/02/1944
data di partenza del convoglio: 22/02/1944
data di arrivo del convoglio: 26/02/1944
campo di destinazione: Auschwitz
numero di matricola: S
Deportata a quasi 89 anni d'età, Anna Jona è la più anziana deportata di Venezia di cui ci sia giunta testimonianza.

Angiolina Vivante, figlia di Elio Vivante e Anna Jona nata in Italia a Venezia il 29 agosto 1878. Arrestata a Venezia (Venezia). Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah.
luogo di arresto: Venezia
data di arresto: 05/12/1943
luogo di detenzione: VENEZIA carcere
luogo di raccolta: FOSSOLI campo
destino: Morto/a in campo di sterminio
numero di convoglio: convoglio n. 08, FOSSOLI campo 22/02/1944
data di partenza del convoglio: 22/02/1944
data di arrivo del convoglio: 26/02/1944
campo di destinazione: Auschwitz
numero di matricola: S

Tratto da: Il libro della memoria: gli ebrei deportati dall'Italia, 1943-1945 / Liliana Picciotto ; ricerca della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea. - Ed. 2002: altri nomi ritrovati. - Milano : Mursia, 2002, pp. 77-80, pp. 71-77; consultato on line in http://digital-library.cdec.it/cdec-web/

Per questa e le altre Pietre d'inciampo di Venezia, si veda: https://www.pietredinciampovenezia.it/

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
ANNA JONA
NATA 1855
ARRESTATA 5.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944

QUI ABITAVA
ANGIOLINA VIVANTE
NATA 1878
ARRESTATA 5.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944

Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Le pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L'iniziativa, attuata in diversi paesi europei, consiste nell'incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore. L'iniziativa è partita a Colonia nel 1992. La memoria consiste in una piccola targa d'ottone della dimensione di un sampietrino (10 × 10 cm), posta davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla quale sono incisi il nome della persona, l'anno di nascita, la data, l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Questo tipo di informazioni intendono ridare individualità a chi si vedeva ridurre soltanto a numero. L'espressione "inciampo" deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell'opera.
L'espressione "pietra di inciampo" è mutuata dalla Bibbia e dall'Epistola ai Romani di Paolo di Tarso (9,33): "Ecco, io metto in Sion un sasso d'inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà deluso".
Le pietre d'inciampo vengono posate in memoria delle vittime del nazismo, indipendentemente da etnia e religione. Informazione tratta da Wikipedia.

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