Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Lazzaro Capitano Nord
- CAP:
- 28821
- Latitudine:
- 46.02092892312896
- Longitudine:
- 8.681055307388306
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Ai lati del ponte sul fiume Cannero
- Data di collocazione:
- 1935 e 1947
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Balaustre in cemento, edicole in pietra, lastre in granito grigio di Candoglia, lampade votive in bronzo e vetro.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Cannero Riviera
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La prima lastra fu posta dal Comune nel 1935 per ricordare i Caduti della Grande Guerra; nel 1947 poi il Comune decise di collocare anche la seconda, quella si sinistra, a ricordo di tutti i Caduti e dei dispersi: in particolare si volevano ricordare i Caduti della seconda mondiale e della guerra di Liberazione, che fu particolarmente cruenta nelle valli ossolane anche a causa della feroce repressione attuata dai nazifascisti dopo la nascita della Repubblica dell'Ossola.
I soldati di Cannero facevano parte del “Battaglione Intra” e combatterono soprattutto sul Carso, anche se molti di coloro che non tornarono morirono in realtà nei mesi successivi alla fine della guerra, a causa della febbre spagnola.
Durante la seconda guerra mondiale Cannero “prestò” all’Italia molti soldati, che combatterono soprattutto sul fronte jugoslavo e albanese, sempre nel "battaglione Intra" e, dopo l’8 settembre, si unirono ai partigiani di Tito nella lotta contro il nazismo. Quando nacque, il 10 settembre 1944,la Repubblica dell'Ossola, Cannero ne fece parte, pagando, come tutti i paesi delle valli Ossolane, un prezzo altissimo quando, dopo appena 33 giorni, i nazifascisti cominciarono la repressione. Della resistenza ossolana fece parte anche il capitano Nico Lazzaro, cui fu dedicata la via dove si trovano le due edicole, che dopo l’8 settembre si unì alla resistenza ossolana e fu uno degli artefici principali della presa di Cannobio da parte dei partigiani, avvenuta la prima settimana di settembre del 1944; nell’aprile del 1945, durante gli ultimo giorni di guerra, quando Cannobio, Cannero e Oggebio erano già liberi, ma Intra era ancora occupata dai Tedeschi, i partigiani decisero di intervenire: dalle varie vallate scesero le brigate che circondarono la cittadina; la battaglia ebbe alterne vicende, ma il 21 i vari posti di blocco furono smantellati a uno a uno: per ultimo quello del ponte della Canottieri. I Tedeschi si arresero, l’incubo era finito, il Capitano Nico Lazzaro decise di fare un salto a Cannero a riabbracciare la mamma che da tanti mesi non vedeva: in poco più di un’ora era di ritorno, ma sul ponte del torrente San Giovanni una raffica di mitra lo colpì in pieno viso. Fu sepolto al cimitero di Intra, ma in seguito la madre di Nicola lo volle a Cannero. Nel piccolo cimitero a cielo aperto di Cannero, una croce con targa in bronzo è dedicata a lui.
Il suo nome inoltre compare sul muro del Parco della memoria e della pace di Fondotoce, insieme ad altri 1250 caduti, partigiani e civili, nella guerra di Liberazione.
Contenuti
- Iscrizioni:
- LASTRA DESTRA: Cannero a gloria promosse dei figli caduti per la patria guerra 1915-1918
LASTRA SINISTRA: Ai morti e ai dispersi di tutte le guerre di tutte le lotte Cannero Riviera memore anno 1947.
- Simboli:
- Lampade votive, simbolo del ricordo che resta sempre vivo.
Altro
- Osservazioni personali:
- Molte delle notizie che abbiamo riportato ci sono state fornite dalla sezione del gruppo Alpini di Cannero, in particolare dal sig. Loredano Micotti, che ringraziamo per la disponibilità e la sollecitudine con cui ha risposto alle nostre richieste.