Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Strada Chiesa Collegara
- CAP:
- 41126
- Latitudine:
- 44.600591540462
- Longitudine:
- 10.982287103558
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- All’interno del cimitero di San Damaso, nella zona più vecchia
- Data di collocazione:
- 16 novembre 1969
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Laterizio, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Il sacrario è una piccola cappella in laterizio intonacato e verniciato. Il tetto è in tegole di cotto. Nella parte anteriore ha un’arco di ingresso. Sulle parti laterali ci sono due aperture munite di vetro. Al suo interno, sul fondo, sono raggruppate, su quattro file e quattro colonne, sedici lastre di marmo chiaro. Su 13 di esse sono presenti i nomi e le date dei caduti realizzati con caratteri in bronzo. Su ogni lapide è anche presente una fotoceramica ovale, con bordo in bronzo, del defunto.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- CVL - ANPI
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Selvino Gualdi nacque il 28 settembre 1904 figlio di Geremia ed Elena Vaccari. Nel 1930 emigrò in Francia. Nel 1937 si stabilì a San Damaso dopo un periodo di confino in Sardegna. Fu arruolato nel Genio ma durante la guerra cambiò vari reparti. Arrestato per disfattismo politico fu condannato al confino alle Isole Tremiti. Dopo l’armistizio tornò a Modena e organizzò la Resistenza diventando commissario di zona, con il nome di battaglia “Fiume”, nella Divisione II Modena Pianura Brigata “Ivan”. Il 17 marzo 1944 fu arrestato e rinchiuso prima a Fossoli, poi al Forte Urbano di Castelfranco. Fu fucilato a Quartirolo di Carpi nella notte tra il 26 e il 27 gennaio 1945. Il suo nome è ricordato anche nella Pietra 130518 - Lapide ai Caduti del Centro Bocciofilo Collegara – Modena.
Adalgiso Nascimbeni nacque il 5 gennaio 1921 da Augusto e Adalgisa Cornia. Residente a San Damaso, fu meccanico. Si trasferì a Parigi prima di compiere diciotto anni. Nel giugno 1943 fu arruolato nel 56° Reggimento Artiglieria di frontiera. All’inizio di agosto fu trasferito a Vibo Valentia. Dopo l’armistizio tornò a San Damaso. Il 10 maggio 1944 entrò nella Brigata “Walter Tabacchi” con il nome di battaglia “Aldo” e ottenne il comando di una formazione. Il 18 febbraio 1945 fu arrestato come partigiano dalle truppe tedesche a Sassuolo. Fu ucciso nella notte fra il 18 e il 19 marzo 1945. Fu insignito di una Croce al Merito di Guerra per attività partigiana.
Ildebrando Maselli nacque a Rubiera (RE) il 21 dicembre 1905 da Ferdinando e Carolina Ruosi. Residente a San Damaso, fu muratore. Sposato e con un figlio di due anni, il 10 luglio 1944 entrò nella Resistenza della pianura modenese con il nome di battaglia di “Ivaldo”. Fu catturato e tenuto come ostaggio nelle carceri modenesi finché fu fucilato dalla Brigata Nera di Carpi nella frazione di Quartirolo nella notte fra il 26 e il 27gennaio 1945.
Gilberto Tacconi nacque il 14 ottobre 1922 da Alfredo e Caterina Davoli. Residente nella frazione di San Damaso, fu carrettiere. Fu partigiano nella Brigata “Ivan” con il nome di battaglia “Leone”. Operò inizialmente a San Damaso poi nell’area di San Cesario sul Panaro (MO). A causa di una delazione fu catturato con altri due compagni. Fu incarcerato prima a Castelfranco Emilia, poi a San Giovanni in Persiceto, quindi a San Giovanni in Monte di Bologna con la matricola 13353. Il 2 marzo 1945, insieme con altri 10 detenuti, fu portato davanti al rudere della stazione periferica di San Ruffillo. Lì furono tutti fucilati e sepolti sommariamente. L’eccidio fu scoperto casualmente dopo la Liberazione.
Giorgio Bortolamasi nacque il 10 giugno 1924 da Armando e Clorinda Malversi. Fu residente a San Damaso dove fu tornitore meccanico. Il 5 maggio 1944 entrò nella Resistenza della pianura modenese con il nome di battaglia di “Ivan”. Fu comandante di settore e partecipò a diverse azioni armate. Fu arrestato per delazione. Il 26 gennaio 1945 fu fucilato nella frazione di Quartirolo di Carpi dagli uomini della Brigata Nera di Carpi. Ricevette la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione:
“Giovane partigiano organizzatore ed animatore distinto, cadde in mani nemiche. Brutalmente interrogato resisteva per più di un mese, con fermo cuore e determinato stoicismo, nulla rivelando e senza cedere, neppure a lusinghiere offerte di libertà fattegli dai nemici che, esasperati, lo massacravano barbaramente durante un interrogatorio. Sacrificava così alla Patria la giovane esistenza dopo aver dato mirabile esempio di fede e di coraggio. Zona di Modena, settembre 1943 -26 gennaio 1945.”
Giovanni Sola, contadino, nel giugno 1944 raggiunse i partigiani sulle montagne del Modenese. Entrò nella Brigata "Costrignano" della Divisione Modena "Armando" con il nome di battaglia "Nino". Subito dopo gli fu affidato il comando di un distaccamento con il grado di partigiano sottotenente. Con i suoi uomini partecipò ai combattimenti di Montefiorino, Monte della Croce, Costrignano, Palaveggio, Borbona e Sassuolo. La notte di Natale del 1944 a Piansenatico Giovanni Sola, insieme con pochi uomini, effettuò un'azione di sorpresa nel cuore dello schieramento tedesco. Dopo aver provocato gravi perdite al nemico, il gruppo partigiano fu circondato. Giovanni Sola risucì ad aprire un varco per far fuggire i propri compagni ma cadde crivellato dai colpi nemici. Alla memoria di Giovanni Sola è intitolata la scuola statale secondaria di primo grado di San Damaso di Modena (Pietra 57964 - Targa dedicatoria della Scuola media Giovanni Sola – San Damaso). Gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione:
“Offertosi volontariamente di effettuare una ardua azione di collegamento, con sommo sprezzo del pericolo attraversava le linee nemiche e riusciva nel compito. Rientrato, manteneva a lungo una postazione contro l’assalto del nemico superiore in mezzi e forze, permettendo cosi alla formazione, cui egli apparteneva, di evitare l’accerchiamento e, retrocedendo, di appostarsi su posizioni più vantaggiose. Pochi giorni dopo, insieme a pochi uomini, effettuava una azione di sorpresa nel cuore dello schieramento nemico, provocando allo stesso gravi perdite. Circondato, con la propria arma automatica apriva un varco da cui i partigiani che stavano con lui potevano sortire e sottrarsi alla cattura; colpito dal fuoco concentrato, cadeva al suolo esanime crivellato di colpi. Esempio del più puro eroismo. Piansenatico, 25 dicembre 1944.”
Giancarlo Campioli nacque il 1° luglio 1925 da Camillo e Filomena Quattrini. Residente nella frazione di San Damaso. Fu partigiano della brigata “Scarabelli” della divisione “Modena montagna”. Fu catturato a Lama Mocogno (MO) il 3 giugno 1944 e incarcerato a San Giovanni in Monte (Bologna) dal 13 giugno 1944, con matricola 11010. Il 26 giugno 1944 fu fucilato al Poligono di tiro con altri tre partigiani modenesi (Carlo Ferrari, Aldo Giberti, Bruno Prandini) e il partigiano romagnolo Albo Sansovini.
Il nome di Aldo Guidetti è ricordato anche nella Pietra 3392 - Lastre ai Caduti modenesi a Cefalonia e Corfù – Modena
Fonti :
http://www.straginazifasciste.it
https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/14304
https://www.anpimodena.it
http://www.ciportanovia.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- Lastra sopra l’arco di ingresso:
PARTIGIANI
CADUTI
PER LA LIBERTÀ
Lastre all’interno del Sacrario (da sinistra a destra, dall’alto in basso) :
SELVINO GUALDI
COMUNISTA
FIUME
28.9.1904 26.1.1945
ADALCISO NASIMBENI
ALDO
8.1.1921 18.3.1945
WALTER VECCHI
WALTER
29.11.1924 8.8.1944
ILDEBRANDO MASELLI
IVALDO
21.12.1905 26.1.1945
GILBERTO TACCONI
LEONE
14.10.1922 2.3.1945
GIORGIO BORTOLAMASI
MED. D’ORO V.M.
IVAN
10.6.1924 21.1.1945
GIOVANNI SOLA
MED. D’ORO V.M.
NINO
23.6.1925 25.12.1944
GIAN CARLO CAMPIOLI
CICCIO
1.7.1925 26.6.1944
ANTONIO FAZZARI
MAROCCHINO
16.5.1924 5.11.1944
BRUNO GUERZONI
LUIGI
8.9.1924 15.4.1945
ALDO GUIDETTI
CADUTO ALL’ESTERO
15.1.1910 22.9.1943
MODESTO GILLI
MODESTO
16.1.1927 20.6.1946
AGNESE SEGHEDONI
IN MASELLI
MARIA
20.1.1924 9.8.1946
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Il nome di Adalciso Nasimbeni è riportato anche come Adalciso Nascimbeni e come Adalgiso Nascimbeni in altre fonti. La data di nascita posta sulla sua tomba (8 gennaio 1921) è diversa da quella riportata in altre fonti ufficiali (5 gennaio 1921).
Il nome di Giorgio Bortolamasi è riportato anche come Giorgio Bartolamasi in altre fonti. La data di morte posta sulla sua tomba (21.1.1945) è diversa da quella riportata nelle fonti ufficiali (26.1.1945).