204033 - Stele al caduto Eros Rinaldi – Minghetta di Viano

Si tratta di una croce in cemento e travertino preceduta da una scaletta di alcuni gradini  in cemento ed è posta sul luogo del combattimento.E’ composta da un’epigrafe incisa sulla croce e ne copre quasi l’intera superficie. Nell’immediato dopoguerra nel luogo dell’uccisione i compagni di lotta fissarono una croce di legno che venne sostituita nel 1963 dal monumento attuale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Minghetta
Indirizzo:
SP7 incrocio Via Cà de Stradoni
CAP:
42030
Latitudine:
44.545753236653
Longitudine:
10.64889971842

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato Strada
Data di collocazione:
1963
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Si tratta di una croce in cemento e travertino ed è posta sul luogo del combattimento.
E’ composta da un'epigrafe incisa sulla croce e ne copre quasi l'intera superficie.
Nell'immediato dopoguerra nel luogo dell'uccisione i compagni di lotta fissarono una croce di legno che venne sostituita nel 1963 dal monumento attuale.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Viano
Notizie e contestualizzazione storica:
La sera del 21 gennaio 1945 il Comando del 1° Battaglione della 76a Brigata SAP, dislocato nella zona di Viano, venne a conoscenza di un’azione di rastrellamento che il nemico avrebbe effettuato il giorno successivo. Predispose così un intenso servizio di sorveglianza ai margini della zona e inviò pattuglie esplorative per garantirsi da eventuali attacchi notturni. Una delle pattuglie all’alba, si accorse improvvisamente di essere arrivato in un'area occupata dai nemici. Eros fu colpito da una raffica alle gambe e non riuscì a fuggire, si riparò dietro un albero a combattere fino all’esaurimento delle munizioni. Quando stava per essere catturato estrasse la pistola e si uccise per non diventare prigioniero. Infatti il suo spirito di sacrificio e il suo altruismo diedero alla sua figura di giovanissimo combattente la grandezza dell’eroe.
CHI E’ EROS RINALDI?
Eros Rinaldi nacque ad Arceto (Scandiano) nel 1927. Data la sua giovane età, Eros non era costretto ad aderire alla guerra, ma la sua adesione al movimento partigiano ha il carattere di volontario puro. Si arruolò il 10/08/1944 all’età di circa 17 anni, era pertanto uno dei partigiani più giovani. Nei primi mesi svolse una intensa attività di sabotaggio e anche di recupero, giacché bisognava rifornire di ogni cosa, soprattutto nelle stagioni fredde. Partecipò successivamente a varie azioni di guerriglia ed altre azioni militari più vaste, come la puntata tedesca a Jano del 07/01/1945 e quella di Rondinara del 23/01/1945. I dati biografici rimasti nei documenti partigiani di quel tempo, parlano di Rinaldi come un elemento franco e leale, scrupoloso nel servizio, ottimo esecutore di ordini. Si afferma anche che era stimato per le sue ottime qualità di uomo e di combattente durante l’ultimo scontro che ebbe col nemico.
Come morì Eros Rinaldi?
“La sera del 21/01/1945 il Comando del 1° Btg. Della 76a Brigata SAP per mezzo del servizio informazioni veniva a conoscenza di una probabile azione di rastrellamento che il nemico doveva effettuare l’indomani. Predisponeva quindi un intenso servizio di sorveglianza ai margini della zona ed inviava pattuglie esplorative per garantire i reparti da eventuali sorprese durante la notte. Sul far del giorno la pattuglia si accorgeva improvvisamente di essere arrivati in una zona occupata dai nemici, i cui movimenti non erano stati notati a causa dell’oscurità. Con poco tempo rimasto, data la vicinanza degli avversari, i partigiani appiccarono senz'altro il fuoco nella speranza di provocare disorientamento agli avversari. Visto l’estremo pericolo la pattuglia si ritirò. Il Rinaldi frattanto, al fine di permettere ai compagni di allontanarsi, intratteneva i nemici sparando continuamente. Attirava così su di sé l’attenzione di questi, i quali riuscivano a colpirlo con raffica, che gli falciava le gambe al di sotto del bacino. Data l’impossibilità di fuggire, egli trovava la forza di mettersi al riparo di un albero e di continuare a combattere fino all'esaurimento delle munizioni, dimostrando in quella situazione disperata di possedere una indomabile tempra di combattente. Quando già stava per essere catturato, non potendo più reagire in alcun modo, estrasse la pistola e si uccise preferendo morire piuttosto che darsi prigioniero. Il cadavere venne recuperato più tardi dai compagni, quando i tedeschi si ritirarono. Il suo spirito di sacrificio ed il suo altruismo, toccavano i vertici dando alla sua figura di giovanissimo combattente, la grandezza degli “eroi”.

Contenuti

Iscrizioni:
«RINALDI NINO EROS 1927 - 1945, ALL'INVASORE NAZISTA OPPOSE IMPARI, GENEROSA RESISTENZA SACRIFICANDO, LA GIOVANE VITA PER L'INDIPENDENZA DELLA PATRIA CADUTO IN COMBATTIMENTO SU QUESTA COLLINA MENTRE COMPIVA IL SUO DOVERE DI ITALIANO PER LA CACCIATA DEL NEMICO, IL COMITATO PER LE CELEBRAZIONI, DEL 20° ANNIVERSARIO DELLA RESISTENZA, NE RICORDA IL SACRIFICIO AD ESEMPIO DI PATRIOTTICHE VIRTU' PER LE FUTURE GENERAZIONI»
Simboli:
Croce

Altro

Osservazioni personali:
Si trova in una posizione poco fruibile, in quanto è posizionata in una curva della strada, nell'incrocio

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