35874 - Stele al maresciallo Luigi Cortile – Clivio

Il monumento, inserito nella piazza a lui dedicata, è inserito in un piccolo recinto quadrato di pietra, poggia su un basamento a  tronco di piramide in pietra rossa  ed è una stele in marmo; sul basamento quattro incisioni, ognuna su un lato, con le dediche della Guardia di Finanza, della Società Operaia di Mutuo Soccorso, del Comune di Clivio e degli Alpini di Clivio e Viggiù e sulla parte frontale una lastra in marmo bianca che rievoca la storia del maresciallo della Guardia di Finanza Luigi Cortile, morto il 9 gennaio 1945 in un campo di sterminio nazista. Nella parte alta del monumento, una fiamma incisa nel marmo, simbolo della Guardia di Finanza.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
via Como
CAP:
21050
Latitudine:
45.863880226326536
Longitudine:
8.936170192590339

Informazioni

Luogo di collocazione:
piazza Luigi Cortile
Data di collocazione:
aprile 2015
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il basamento quadrato è in cemento e ciottoli di pietra, il monumento è in pietra, l'obelisco in marmo, come pure la lastra commemorativa.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Clivio
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è dedicato a Luigi Cortile, maresciallo maggiore della Guardia di Finanza, medaglia d'oro al merito civile alla memoria. Era nato a Nola (Napoli) l'8 aprile 1898 e morì nel lager di Melk il 9 gennaio 1945.
Si era arruolato nella Guardia di Finanza durante la Prima guerra mondiale ed era stato mobilitato nei Balcani. Dopo il conflitto aveva frequentato la Scuola sottufficiali di Caserta ed aveva iniziato una carriera che l'avrebbe portato a Genova e a Milano. Nel settembre del 1943 si trovava a Clivio, al comando di quella Brigata di frontiera della GdF. Entrò subito nella Resistenza, affiancando l'attività umanitaria del parroco del paese, impegnato nel favorire il passaggio in Svizzera di coloro che erano perseguitati dai nazifascisti. L'11 agosto 1944 il maresciallo Cortile fu arrestato dai tedeschi e tradotto prima nel carcere di Varese e, poi, a Milano. Dal carcere di San Vittore il sottufficiale fu trasferito, era il 17 ottobre, al Campo di concentramento di Bolzano e di qui, il mese dopo, a Mauthausen. Morì nel sottocampo di Melk. Il 16 giugno 2007 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concesso alla memoria di Luigi Cortile la massima decorazione al merito civile con questa motivazione: "Nell'ultimo conflitto mondiale si prodigava, con eccezionale coraggio ed encomiabile abnegazione, in favore dei profughi ebrei ed i perseguitati politici, aiutandoli ad espatriare clandestinamente nella vicina Svizzera. Arrestato dai nazifascisti veniva trasferito in Austria, perdendo la vita in un campo di concentramento. Mirabile esempio di altissima dignità morale e di generoso spirito di sacrificio ed umana solidarietà".

Contenuti

Iscrizioni:
(sulla lastra frontale)
"L’ 11 agosto del 1944 in questo lembo d’ Italia innanzi all’ amato tricolore servito con tanto onore respirava il suo ultimo anelito di libertà il maresciallo maggiore della guardia di finanza Luigi Cortile medaglia d’ oro al merito civile “alla memoria” segretato a Varese, torturato a san vittore internato a Bolzano deportato in Austria il 20 novembre 1944 qui pagava con la sua stessa vita la colpa di aver salvato ebrei e perseguitati il 9 gennaio 1945 le sue ceneri passarono per il camino del lager di Mauthasen-Melk . Clivio- A.D. 2015 nel 70’ della morte dell’ eroe e della liberazione nazionale.
Sui quattro lati, alla base dell'obelisco: Amm. Com. Clivio A.D. 2015; Guardia di finanza; Gruppo alpini Clivio Viggiù;
S.O.M.S. Clivio"
Simboli:
simbolo della Guardia di Finanza, una fiamma incisa nel marmo sulla parte frontale superiore

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE (aggiornamento 23/01/2018): autore dell'epigrafe e firmatario della proposta di conferimento della Medaglia d'Oro al Merito Civile, concessa "alla memoria" al Sottufficiale delle Fiamme Gialle, è il Maggiore Gerardo Severino, Direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza - Roma.

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