275511 - Stele alla brigata partigiana Matteotti Montagna e ai suoi caduti – Corona di Lizzano in Belvedere

Stele a ricordo della brigata partigiana Matteotti Montagna che dal  luglio 1944 fu guidata da Antonio Giuriolo che ne divenne comandante. La brigata partecipò a tutti i principali combattimenti che si svolsero sull’Appennino tra Bologna, Pistoia e Modena. Sono elencati a ricordo i Caduti della Brigata ed i luoghi  in cui combatterono.

 

 

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Corona
Indirizzo:
via Corona - Lizzano in Belvedere
CAP:
40042
Latitudine:
44.20449623589
Longitudine:
10.891849537573

Informazioni

Luogo di collocazione:
Località Corona (Lizzano in Belvedere), sopra la strada provenendo da Querciola.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Stele in pietra incisa. Reca elenco dei partigiani della brigata Matteotti Montagna caduti per la libertà e località d’azione della brigata.
Completa la stele la bandiera nazionale dell'Italia, Tricolore.
Lastra in pietra incisa

Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
La stele ricorda la brigata partigiana Matteotti Montagna e il sacrificio dei partigiani caduti per la libertà. La Matteotti Montagna si formò nell’inverno-primavera del 1944, quando furono riuniti alcuni gruppi armati, sorti spontaneamente dopo l’8 settembre 1943 nei comuni di Porretta Terme e Lizzano in Belvedere. Dal 16 luglio 1944 fu guidata da Antonio Giuriolo che ne divenne comandante. La brigata partecipò a tutti i principali combattimenti che si svolsero sull'Appennino tra Bologna, Pistoia e Modena. La sua zona d'operazioni si trovava nell'Alta Valle del Reno, che liberò nel settembre-ottobre 1944, prima dell'arrivo della 5a Armata americana. Riarmata con materiale americano, rimase sulla linea del fuoco sino al 21 aprile 1945 nei comuni di Lizzano in Belvedere e Castiglione de' Pepoli.
Il comandante Giuriolo era nato nel 1912 ad Arzignano (VI). Laureato in lettere, non aveva potuto insegnare perché non aveva la tessera del Partito Nazionale Fascista. Fu uno dei dirigenti del movimento di Giustizia e Libertà nel Veneto e nell'estate del 1942 fu tra i fondatori del Partito d’Azione. Fu capitano nel 7° reggimento alpini in Slovenia e dopo l’8 settembre 1943 fu uno dei primi organizzatori della Resistenza in Veneto, combatté nel territorio di Belluno. Sotto falso nome si fece ricoverare al centro ortopedico Putti di Bologna per una ferita alla mano. Qui funzionava una infermeria clandestina, organizzata dal Partito Socialista Italiano, e qui venne contattato dal movimento partigiano bolognese per assumere dal luglio del 1944 la responsabilità della brigata Matteotti Montagna nell’Alta Valle del Reno. Giuriolo guidò i suoi uomini in tutti i principali combattimenti dell'Appennino tosco-emiliano contro i tedeschi e i fascisti. Il 12 dicembre 1944 la brigata, impegnata in un’operazione militare a fianco degli Alleati, venne attaccata dai tedeschi sulle montagne di Lizzano in Belvedere. Mentre copriva i suoi uomini, che si ritiravano combattendo, Giuriolo fu colpito a morte da una raffica di mitraglia assieme a Pietro Galiani e Nino Venturi. I loro corpi vennero recuperati in località Corona solo nella primavera del 1945, quando la zona venne definitivamente liberata dalla presenza dei tedeschi. Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 al 12 dicembre 1944, è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno a Bologna.
Bibliografia
Storia e memoria di Bologna, ad nomen: https://www.storiaememoriadibologna.it/, ad nomen, brigata

MEDAGLIA D’ORO AL VALORE MILITARE
Antonio Giuriolo - Capitano di cpl. degli Alpini Partigiano combattente
Tra i primi ad impugnare le armi contro i nazifascisti con i pochi partigiani della montagna e, successivamente, organizzando vari reparti combattenti, partecipava ad epiche azioni di guerriglia e sabotaggio, distinguendosi per indomito valore e competenza. Nominato comandante di distaccamento e poi di brigata partigiana, guidava il reparto in valorosi combattimenti infliggendo al nemico gravissime perdite e catturando prigionieri e ingente bottino di guerra. Alla testa dei suoi uomini contribuiva validamente alla liberazione di largo territorio dell’alta Toscana, rifulgendo per tanto eroismo e capacità di comando, che gli alleati vollero il suo reparto affiancato alle loro forze di avanguardia, con le quali conquistava arditamente il caposaldo di Monte Belvedere. Durante il combattimento per l’occupazione della piazzaforte di Corona, teneva da solo testa ad un contrattacco nemico nel nobile intento di proteggere il trasporto di feriti. Colpito a morte chiudeva nel bacio della gloria la sua ammirevole vita. Esempio luminoso di eccezionale ardimento e di generoso altruismo. Corona (Lizzano in Belvedere),12 dicembre 1944
https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/13552

Si vedano anche le pietre
Monumento al Capitano “Tony” e ai caduti partigiani – Porretta Terme
Monumento ad Antonio Giuriolo – Corona di Lizzano in Belvedere
Stele ad Antonio Giuriolo – Corona di Lizzano in Belvedere (Bo)

Contenuti

Iscrizioni:
Fronte:
CVL
LA BRIGATA MATTEOTTI DI MONTAGNA RICORDA I PROPRI CADUTI PER IL RISVEGLIO DELL’ITALIA CIVICA
ANTONIO GIURIOLO MEDAGLIA D’ORO COMANDANTE
ABBONA ANGELO – AGOSTINI ANGELO- AGOSTINI IVO- BICHECCHI PAOLO- BINACCHI AMEDEO – DEGLI ESPOSTI LINO- GALIANI PIERINO – GIANNI CESARE – GUBELLINI ETTORE – GUCCINI ETMO* - GUIDETTI*GINO- GUIDETTI SILVIO * - LORENZINI JELE – MASOTTI CIRILLO – MENZANI AMOS – MORGANTI GIUSEPE – POZZI ILIO – SABBATINI GERMANO – TARUFFI ARMANDO – TOMESANI ALFIERO * - TORLAINI PIETRO – VENTURI NINO – VIVARELLI ATTILIO – KISELIOV ALEXEI KIRILLO – PARTIGIANO RUSSO – PARTIGIANO RUSSO
*ETNEO, GUIDOTTI, GUIDOTTI, ALFIERI
Retro:
LA BRIGATA MATTEOTTI MONTAGNA DAL MAGGIO 1944 ALL’APRILE 1945 OPERO’ NELLE SEGUENTI LOCALITA’ MONTE CAVALLLO – SAMBUCA PISTOIESE – ORSIGNA – LAGO SCAFFAIOLO – ROCCHETTA – MONTEFIORINO – CANEVARE – MONTI DELLA RIVA – CASTELLUCCIO – GRANAGLIONE – PORRETTA- SAN PELLEGRINO- TAVIANO- TREPPIO- BADI – SUVIANA – C. *DI CASIO – RASPADORE DI GABBA – MONTE BELVEDERE – CALCINARA – QUERCIOLA – CORONA – CA’ ROVINA – PIANACCIO – LINEA VERDE – ROCCA CORNETA – BOLOGNA
*CASTEL
Simboli:
Completa la stele la bandiera nazionale dell'Italia, Tricolore.

Altro

Osservazioni personali:
Questa scheda si raccorda con le schede dedicate alla memoria di Don Giovanni Fornasini (Murale in memoria di Giovanni Fornasini prete e martire) e alla memoria di Armando Zolli (Lastra in memoria di Armando Zolli e Olindo Castagnoli). Antonio Giuriolo, Don Giovanni Fornasini, Armando Zolli sono stati selezionati dagli studenti del CPIA - Montagna di Castel di Casio come meritevoli di uno speciale ricordo, in quanto sono le tre Medaglie d’Oro al Valor Militare, acquisite durante la Resistenza nell’Alta Valle del Reno. Gli stessi studenti, di più nazionalità, propongono in allegato anche alcune informazioni tradotte in diverse lingue, realizzate nell’ambito del laboratorio “Pietre della Memoria”.

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