
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Regione:
- Toscana
- Provincia:
- Siena (SI)
- Comune:
- Monteriggioni
- Frazione:
- Frazione Abbadia Isola, Montemaggio, località detta La Porcareccia
- Indirizzo:
- Strada del Giubileo
- CAP:
- 53035
- Latitudine:
- 43.374684
- Longitudine:
- 11.205861
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area dedicata lungo il margine di una strada sterrata.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Pietra per la scultura raffigurante un uomo che giace supino. Marmo per la stele su cui sono incisi i nomi dei Caduti e per il vaso portafiori. Metallo per il pannello storico.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Monteriggioni
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Informazione non reperita
Contenuti
- Iscrizioni:
- Stele:
BARTALINI ANGIOLO
BARTALINI PIERO
BERRETTINI EMILIO
BUSINI ENZO
CAPPELLETTI GIOVANNI
CIUFFI VIRGILIO
CORSINOVI FRANCO
FURIESI DINO
GALLI GIOVANNI
GIANNINI ALADINO
GRASSINI EZIO
LAPINI ELIO
LEVANTI LIVIO
LIVINI LIVIO
MARTINUCCI FULCO
NENCINI EMILIO
ORLANDINI ORVINO
VANNETTI LUIGI
VOLPINI ONELIO
FUCILATI DAI FASCISTI
IL 28 MARZO 1944
Pannello storico:
1944: la Resistenza sul Montemaggio
LA PORCARECCIA
Nella primavera del '44 il Montemaggio fu teatro di uno fra i più feroci episodi di violenza fascista
registrati in terra di Siena. Il 28 Marzo, al termine di un rastrellamento che era stato condotto dalla milizia per intercettare i distaccamenti partigiani dislocati sulla montagna, un gruppo di partigiani venne localizzato ed accerchiato all'interno di Casa Giubileo.
Dop aver sostato a Campo ai Meli, il camion e la colonna di partigiani prigionieri provenienti da Casa Giubileo, dove si era consumato lo scontro a fuoco tra il distaccamento e la milizia fascista, furono fatti ripartire in direzione di Abbadia a Isola. Verso le due del pomeriggio il convoglio giunse alla Porcareccia, ad uno spiazzo che, allora come oggi, serviva per il carico della legna. Questa sosta era in realtà il capolinea del breve viaggio, poiché qui si era deciso di fucilare tutti i partigiani fatti prigionieri. I morti furono 17; all'eccidio sopravvisse un solo uomo, benché gravemente ferito. Le pagine che egli ha voluto dedicare a quell'episodio costituiscono uno dei gridi più forti contro la barbarie e vigliacca violenza che si accompagnò all'ultima, convulsa fase della guerra in Toscana.
“Saranno state ormai le quattordici circa, giungemmo alla Porcareccia. Era qui che i fascisti avevano predisposto la fucilazione … La disposizione era questa: noi presso il muricciolo, otto o nove metri davanti a noi i fascisti, al lato il milite di guardia al viottolo verso il bosco … A questo punto ci fu dato un ordine: “Levatevi le scarpe!”. La sensazione, o il timore, di essere fucilati li avevamo avuti anche a Casa Giubileo e a Campo ai Meli ma questa volta non avemmo più dubbi. Era chiaro che i fascisti davanti a noi, con una mitragliatrice piazzata ed uno pronto ad azionarla, con i mitra puntati, avevano formato un vero e proprio plotone d'esecuzione. Non c'era più scampo. La situazione fu così chiara a tutti, che molti dei miei compagni cominciarono a gridare: “non ci ammazzate!”, “non ci fucilate!”. Ricordo che Pancino gridò: “ho la mamma vedova, due fratelli morti in guerra, non mi fucilate!” … La risposta dei fascisti fu secca: “non c'è più misericordia!” … In quello stesso momento io decisi di tentare la fuga … Senza esitazione misi una mano sulla spalla di Gagge, che mi sedeva accanto, sia per avvertirlo in qualche modo della mia decisione, sia per avere un punto d'appoggio che mi consentisse di alzarmi e darmi la spinta per la fuga. Non so se Gagge tentò di seguirmi; come non so se altri fecero il mio stesso tentativo. Forse non ne ebbero neppure il tempo. Nell'attimo stesso che io mi alzai e infilai il viottolo che immetteva nel bosco, la mitragliatrice e i mitra del plotone d'esecuzione cominciarono a sparare ...”
VITTORIO MEONI
Memoria su Montemaggio
O solide mura di muschio cosparse
O torri merlate di Monteriggioni
O brulle colline dal sole riarse
E tu Montemaggio dai balzi scoscesi
Gridate a Firenze gridate ai Senesi
Che presso di voi si pugna e si mor
Chi all'ombra riposa del mirto e del faggio
Chi tratto ha dal fango l'Italia caduta
Chi ha reso all'Italia lo splendido raggio
D'un tempo passato, d'un tempo risorto
Risorto con voi che mai fu morto
Fra l'Itale genti; giammai non morrà
Di ignoto partigiano
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Ogni anno le Amministrazioni comunali di Barberino Tavarnelle (Fi), Casole d'Elsa (Si), Certaldo (Fi), Colle Val d'Elsa (Si), Gambassi Terme (Fi), Monteriggioni (Fi), Poggibonsi (Si), Radicondoli (Si) e San Gimignano (Si) organizzano congiuntamente le commemorazioni in memoria dell'eccidio, realizzando una manifestazione sempre molto sentita e partecipata.
Coordinate Google Maps: 43.374684, 11.205861