
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Monte Moro
- CAP:
- 28876
- Latitudine:
- 45.998551529994
- Longitudine:
- 7.9788062744522
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sulla roccia al di sotto della statua della Madonna delle nevi.
- Data di collocazione:
- 27 Agosto 2024
- Materiali (Generico):
- Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra di metallo serigrafata.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Macugnaga
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il Monte Moro (2.985 m) fa parte delle Alpi Pennine in territorio del comune di Macugnaga (provincia del Verbano-Cusio-Ossola). Posto lungo il confine tra l'Italia e la Svizzera, il passo del Monte Moro (2.868 m) è un valico alpino che collega l'italiana valle Anzasca (Macugnaga) con la svizzera Saastal (Saas-Almagell).
Il 4 ottobre 1943, Carl Carrigan, Paul Carrigan, Ron Fitzgerald, Lloyd Ledingham e ad altri prigionieri di guerra australiani e neozelandesi attraversarono il confine italo-svizzero al Passo del Monte Moro, concludendo così un'odissea durata tre settimane, iniziata dal Campo 106 di prigionia fascista a Vercelli e proseguita attraverso Biella, Oropa, Piedicavallo, Rifugio Rivetti, Alagna, Rifugio Pastore, Macugnaga e Passo del Monte Moro. I soldati superarono le Alpi italiane aiutati da tanti italiani che rischiarono la vita per sostenerli. Essi percossero quasi cento chilometri seguendo una rete di antichi sentieri riutilizzati dai partigiani che le genti locali chiamavano “Sentieri della libertà”. Oggi il percorso è affrontato in maniera turistica da Australiani e Neozelandesi. Infatti dal 2015 Simon Tancred e l’organizzazione Hydden Italy accompagna gruppi di persone, talvolta familiari di soldati ANZAC fuggiti durante il secondo conflitto mondiale, alla scoperta di questo trekking. L’idea partì dalla richiesta del figlio di Carl Carrigan di ripercorrere le orme di suo padre fino alla fuga in Svizzera.
A studiare le storie dei prigionieri di guerra ANZAC in Italia è la ricercatrice Katrina Kittel, figlia del prigioniero Col Booth, la quale ha raccontato la storia del padre e di altri prigionieri di guerra nel libro “Shooting Through”, in cui ha ricostruito una pagina di storia italo-australiana evidenziando come l’aiuto offerto dalla gente del posto sia stato fondamentale per la sopravvivenza dei soldati ANZAC.
Fonti:
- https://www.ilrosa.info/cronaca/monte-moro-una-targa-alla-solidarieta-alpina
- https://www.corriere.it/bello-italia/notizie/epopea-prigionieri-australiani-piemonte-ricordata-un-trekking-0212bcb6-6955-11ef-a472-a95f1208d61a.shtml
- https://italytothealps.blogspot.com/?fbclid=IwAR3TqHVUGvgps16sL3CpiOVV7T_U7KtL7Ec7gJakX1_-hzHH9HfuHGTWUUw
- https://www.loscarpone.cai.it/mondo-cai/dettaglio/i-soldati-australiani-e-i-%22sentieri-della-liberta%22/
Contenuti
- Iscrizioni:
- Macugnaga - Monte Rosa
“80 years after the ANZAC soldiers’ last crossing, with this plaque we commemorate the many Italians who,
putting themselves and their families at risk, between 1943 and 1944, helped over 500 young Australians
and New Zealanders escape the grip of fascism and reach freedom in Switzerland.”
“A 80 anni dagli ultimi passaggi dei soldati ANZAC, con questa targa commemoriamo i tanti italiani
che, mettendo a repentaglio sé stessi e le loro famiglie, tra il 1943 e il 1944, hanno aiutato oltre 500 giovani
australiani e neozelandesi a raggiungere la libertà in Svizzera, sfuggendo così alla morsa del fascismo.”
Macugnaga, 27 agosto 2024
- Simboli:
- Nella parte bassa della targa ci sono gli stemmi e i logo del Comune di Macugnaga, del CAI, de “Il Rosa”, di “Hidden Italy”.
Altro
- Osservazioni personali:
- Ringrazio Andrea Delvescovo direttore del periodico “Il Rosa” e la sua redazione per la fattiva collaborazione.
Le fotografie sono state gentilmente fornite da André Zurbriggen e da “Il Rosa”.
ANZAC è l'acronimo di "Australian and New Zealand Army Corps" (Corpi dell'Esercito Australiano e Neozelandese).