Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Bolognese, 457
- CAP:
- 50139.
- Latitudine:
- 43.82631649352093
- Longitudine:
- 11.28647260936782
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- La tomba si trova all'interno di un giardino circondato da cipressi, dietro l'ufficio anagrafe del cimitero di Trespiano, poco distante dall'entrata.
- Data di collocazione:
- Sul monumento non sono presenti date di collocazione.
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- La tomba è in pietra lucida nera, le scritte sono bronzee.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Firenze, Cimitero di Trespiano
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Carlo, ufficiale degli alpini, ferito al fronte del primo conflitto mondiale, professore universitario; Nello, allievo a Firenze di Gaetano Salvemini, storico e docente universitario. Il primo orientato verso idee socialiste, il secondo simpatizzante liberale, vicino a Giovanni Amendola. Entrambi antifascisti attivi, subiscono numerosi arresti, aggressioni, devastazioni dell'abitazione fiorentina, ammonizioni di polizia.
Carlo, nel 1926, fonda e dirige il settimanale di ispirazione socialista Quarto Stato; arrestato nuovamente è assegnato al confino nell'isola di Ustica - assieme al fratello Nello - e successivamente a Lipari.
Nel 1929, unitamente a Fausto Nitti ed Emilio Lussu, Carlo fugge da Lipari e, via mare, si rifugia in Francia. Fondatore e dirigente del movimento "Giustizia e libertà", nel '36 accorre in Spagna, combatte nelle Brigate internazionali, resta ferito a Monte Pelato. Nel frattempo Nello è di nuovo arrestato e confinato a Ponza; qualche tempo dopo riesce ad espatriare raggiungendo in Francia il fratello Carlo rientrato dalla Spagna per curarsi a Bagnoles de l'Orne.
Nei pressi della cittadina francese, i due fratelli cadono nell'agguato teso loro da alcuni sicari del gruppo filofascista La Cagoule e sono massacrati a colpi di arma da fuoco e coltellate; mandanti del duplice omicidio, Mussolini e suo genero Galeazzo Ciano, alcuni ufficiali del SIM (Servizio informazioni militari), come ha provato l'istruttoria giudiziaria condotta a Roma nel 1944-45.
Contenuti
- Iscrizioni:
- CARLO E NELLO ROSSELLI
GIUSTIZIA E LIBERTÀ
PER QUESTO MORIRONO
PER QUESTO VIVONO
- Simboli:
- La tomba riporta il simbolo della "spada di fiamma", emblema di GL.
Altro
- Osservazioni personali:
- L'epitaffio è stato scritto da Piero Calamandrei, altro simbolo dell'antifascismo fiorentino, partigiano e deputato dell'allora neocostituita Repubblica Italiana.
(Fonti: Wikipedia, ResistenzaToscana.org, A.N.P.I., Google Immagini).