254294 - Tomba di Durante Carlo Emidio – Teramo

Tomba di Carlo Emidio Durante posta nel cimitero comunale della città. Durante nacque a Teramo il 5 settembre del 1927. Era un orfano di guerra e lavorava ai Telegrafi di Stato. Fu fucilato dai nazi-fascisti il 13 giugno 1944. Morì all’età di soli 16 anni. Insieme a lui trovarono la morte altre sette persone.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Villa Pavone
Indirizzo:
Via Luigi Maria Pirelli
CAP:
64100
Latitudine:
42.669980418301
Longitudine:
13.734271901714

Informazioni

Luogo di collocazione:
Zona del Cimitero denominata "Campo degli Eroi di tutte le guerre"
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
La tomba posta a terra è composta da una lapide di marmo bianco lavorata sui lati e in alto. Le iscrizioni sono incise e riempite di vernice. La lapide si trova al vertice di una recinzione rettangolare (quasi del tutto sotterrata) fatta di pilastrini e lastre squadrati dello stesso materiale.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Servizi Cimiteriali del Comune di Teramo.
Notizie e contestualizzazione storica:
Carlo Emidio Durante, nacque a Teramo il 5 settembre del 1927, visse in via del Pensiero. Era un orfano di guerra, prima della fucilazione lavorava ai Telegrafi di Stato. Morì all'età di soli 16 anni. Fu fucilato dai nazi-fascisti il 13 giugno 1944 alle ore 13 nei pressi delle ex caserme Rossi e Mezzacapo. Insieme a lui trovarono la morte alle sette persone. Otto uomini in tutto, quattro giovani e quattro adulti Carlo Durante (16 anni), Bruno Chiavone (20 anni), Antonio Cipro (16 anni), Antonio Di Bernardo (46 anni), Mauro D’Intino (22 anni), Luigi Marcozzi (48 anni), Amedeo Parabella (33 anni), Aldo Quarchioni (15 anni).
Nella ex caserma Mezzacapo il 28 dicembre 1943, il comando tedesco di Teramo, aveva ordinato l’istituzione di un campo di concentramento nel quale poter incarcerare le numerose persone rastrellate al ridosso del fronte. I teramani erano alla fame, si impossessavano delle caserme che i tedeschi stavano sgomberando e prendevano ogni cosa. I tedeschi, tuttavia, sorvegliavano armati ancora varie zone della città. I 4 più giovani vennero presi mentre stavano prendendo delle armi, e i 4 più adulti vennero catturati in piazza Madonna delle Grazie. Furono uccisi dietro all'antico convento. Le ricostruzioni e le testimonianze orali pervenute fanno supporre che sia stato un fascista ad avvertire i tedeschi che venivano rubate delle armi dalle caserme. I funerali solenni ci tennero il giorno seguente nella chiesa di S. Antonio, mentre nel municipio si insediava il Comitato di Liberazione Nazionale. Nei giorni successivi i partigiani facevano il loro ingresso trionfante in città. La strage del 13 giugno 1944 fu l'ultimo sacrificio di sangue per Teramo.

Fonte: https://www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
DURANTE CARLO EMIDIO
CON FIEREZZA E CORAGGIO
CADDE PER IL TRIONFO
DELLA LIBERTÀ.
N. 5-9-1927 M. 13-06-1944
Simboli:
Composizione decorativa in bassorilievo sul lato sinistro e in alto della lapide. Sopra l'iscrizione è presente una fotoceramica del caduto bordata in metallo. Alla lapide è agganciato un portalume in metallo.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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